Sandro Naglia (1965) ha conseguito
la Laurea Magistrale in Canto al Conservatorio di Pescara e
quella in Lettere presso l’Università “Sapienza” di Roma. La
sua attività artistica si è svolta in diversi ambiti:
- Musica: ha esordito come tenore nel 1987 al Teatro
Carcano di Milano ne El retablo de Maese Pedro di
Falla diretto da G. Grazioli, distinguendosi due anni dopo
nel Vespro della Beata Vergine di Monteverdi diretto
da Sir J. E. Gardiner a Londra, Venezia e al Bath Festival,
inciso per DG-Archiv. Da allora ha cantato in Europa,
America, Asia e Oceania (Acc. Naz. di S. Cecilia,
Concertgebouw Amsterdam, Wiener Musikverein, Wiener
Konzerthaus, Konzerthaus Berlin, Festival di Edimburgo,
Festival delle Fiandre, Filarmonica di S. Pietroburgo,
Lincoln Centre di New York, stagioni dei teatri d’opera di
Roma, Bologna, Ferrara, Venezia, Genova, Palermo,
Monte-Carlo) sotto la direzione, tra gli altri, di Sir J. E.
Gardiner, S. Preston, G. Gelmetti, G. Ferro, S. Bedford, M.
de Bernart, R. Alessandrini.
Il suo repertorio, nel corso degli anni, ha spaziato dalla
musica Rinascimentale e Barocca (eseguita spesso con
ensemble specializzati nella prassi esecutiva, tra cui il
Concerto Italiano e La Venexiana) ad opere, oratori e lavori
sinfonici Classici e Romantici; dal Lied tedesco alla musica
del Novecento fino alle esperienze contemporanee, incluse
numerose prime esecuzioni assolute.
Ha inciso più di quaranta dischi per DG-Archiv, Naive-Opus
111, Glossa, Arts e altre case discografiche.
Nel 2000 ha iniziato lo studio della direzione d’orchestra,
che dal 2007 (L’Orfeo di Monteverdi allo Spring Early
Music Festival di Melbourne) si è sviluppata come attività
parallela al canto. Ha diretto l’Orchestra dei Pomeriggi
Musicali, l’Orchestra Sinfonica “T. Schipa” di Lecce, I
Solisti Aquilani, l’Orchestra Filarmonica di Stato di
Plovdiv (Bulgaria), l’Orchestra Filarmonica “Z. Kodály” di
Debrecen (Ungheria), la Filarmonica di Timişoara (Romania),
l’Orchestra da Camera “B. Lyatoshins’kij” di Kiev ecc. in un
repertorio che spazia dal XVII al XX secolo, con particolare
predilezione per la musica tardoromantica e del primo
Novecento.
Dal 1996 svolge attività didattica in seminari e corsi di
perfezionamento in Italia e all’estero. Sporadica l’attività
musicologica: si segnala il saggio Il processo
compositivo in Gesualdo da Venosa (IkonaLíber, Roma
2012), oltre alle giocose Voci per una Enciclopedia
della Musica di Adriano Glans (3 volumi: Tabula fati,
Chieti 2012-2015).
- Letteratura: saggista e
traduttore, si è occupato in particolare dell’opera di
Fernando Pessoa e di arti comparate. Ha pubblicato su
diverse riviste, tra cui “Belfagor”, “Micromega”, “Linea
d’ombra”, “Cinema Sessanta”, “Culture Teatrali”; in
volume: Mann, Mahler, Visconti: «Morte a Venezia»
(1995; nuova ediz.: IkonaLíber, 2012), Festina
Lente. Taccuini 1993-2007 (Tabula fati, 2011), I
paraggi e il mondo (Tabula fati, 2014), La
curvatura del cielo. Taccuini 2007-2013 (Tabula
fati, 2016), Camera
a nebbia. Taccuini 2014-2019 (Tabula fati, 2020).
- Teatro: oltre ad
esperienze giovanili come attore (inclusi workshop
con il Living Theatre e l’Odin Teatret), è autore di
alcuni testi teatrali: Repertorio
(IkonaLíber, 2014), Tre voci per un monologo
(1° Premio Assoluto al Concorso “La riviera dei
monologhi” di Bordighera 2016) e il libretto d’opera
L’amore oscuro, per la musica di Andrea
Manzoli, finalista al Concorso per l’Opera
contemporanea indetto dal Teatro dell’Opera di Roma
nel 2015.
- Arti figurative: ha
collaborato come musicista con diversi artisti
visuali, tra cui J. Allora & G. Calzadilla
per le performance In the midst of things
(circa 150 repliche alla Biennale Arte di
Venezia del 2015) e Mains hum (31
repliche al MAXXI di Roma nel 2018). Da sempre
appassionato d’arte contemporanea, collabora dal
2016 con la webzine Collezione da Tiffany.
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